Citazione

L'insegnamento non può fermarsi alle ore di lezioni in classe.

Compito del docente è quello di accompagnare gli allievi nella formazione della persona e ciò può essere possibile solo in un tempo dilatato, per un'educazione permanente (C.C.E., 2001).

Il concetto di educazione permanente indica che si apprende in differenti contesti formali, informali, e non formali: non solo a scuola, ma anche nella rete web.

martedì 12 maggio 2015

LA DONNA DIAVOLO E LA DONNA ANGELO





















La demonizzazione

La cultura monastica medievale, ossessionata dall'incubo dei peccati carnali,trasformò il peccato originale, che è di per sé un peccato di orgoglio intellettuale,in tentazione sessuale, fornendo cosi un supporto teologico alla tradizione misogina ereditata dall'antichità. La donna e il corpo, da Eva alle streghe,diventano luoghi diabolici, la peggiore incarnazione del male. Nelle arti figurative le bocche dell'inferno rigurgitano di donne,la donna compare nei miracoli dei santi come indemoniata, la Morte è donna. La demonizzazione della donna nell'Alto Medioevo va di pari passo con una concezione negativa dell'eros,considerato una malattia dei sensi e dell'anima. Nel XII secolo,con l'avvento della cavalleria,la diffusione del culto di Maria e il nuovo ruolo che la donna assume presso le grandi corti feudali,l'immagine della donna cambia. La nuova letteratura laica in volgare nasce come letteratura d'amore e mette in crisi l'egemonia del clero sulla cultura. Lo dimostra la teoria dell'amor cortese,dove la passione negativa diventa fonte di nobilitazione e di virtù.

La donna angelo

La donna accende l'amore nel cuore dell'uomo; la donna ha l'aspetto di un angelo ed ha la capacità di migliorare il cuore dell'uomo e di disporlo alla virtù. La donna, per Guinizzelli, risplende agli occhi dell'uomo come gli angeli risplendono a quelli di Dio. Amare non è più qualcosa di terreno ma di spirituale, è un mezzo per avvicinarsi al cielo. Attraverso l'amore per una donna, l'uomo dal cuore nobile ama Dio, e il solo amare un "angelo", l'essere perfetto più simile al creato, lo eleva. Ella viene immaginata come un angelo capace di purificare l'animo dell'amante fino a condurlo dal peccato alla beatitudine. La donna è, appunto, definita come una creatura intermediaria fra cielo e terra e, di conseguenza, non viene più vista come tentatrice e il suo saluto determina la salvezza dell'anima.  Per rendere omaggio alla figura femminile anche il modo di esprimersi si adegua; il linguaggio diventa più raffinato, di grande chiarezza e dolcezza espressiva. In tutte le poesie dell'epoca non vi è alcun accenno alle qualità fisiche della donna, ma soltanto alla grande carica spirituale che ella emana, proprio come accade per gli angeli. Anche l'amore descritto è privo di passione e desiderio ma è una forma di aspirazione al cielo. L'amore non deve servire a soddisfare se stessi ma a migliorarsi, è l'unico veicolo di salvezza.




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