La
demonizzazione
La cultura
monastica medievale, ossessionata dall'incubo dei peccati carnali,trasformò il
peccato originale, che è di per sé un peccato di orgoglio intellettuale,in
tentazione sessuale, fornendo cosi un supporto teologico alla tradizione
misogina ereditata dall'antichità. La donna e il corpo, da Eva alle
streghe,diventano luoghi diabolici, la peggiore incarnazione del male. Nelle
arti figurative le bocche dell'inferno rigurgitano di donne,la donna compare
nei miracoli dei santi come indemoniata, la Morte è donna. La demonizzazione
della donna nell'Alto Medioevo va di pari passo con una concezione negativa
dell'eros,considerato una malattia dei sensi e dell'anima. Nel XII secolo,con
l'avvento della cavalleria,la diffusione del culto di Maria e il nuovo ruolo
che la donna assume presso le grandi corti feudali,l'immagine della donna
cambia. La nuova letteratura laica in volgare nasce come letteratura d'amore e
mette in crisi l'egemonia del clero sulla cultura. Lo dimostra la teoria
dell'amor cortese,dove la passione negativa diventa fonte di nobilitazione e di
virtù.
La donna
angelo
La donna
accende l'amore nel cuore dell'uomo; la donna ha l'aspetto di un angelo ed ha
la capacità di migliorare il cuore dell'uomo e di disporlo alla virtù. La
donna, per Guinizzelli, risplende agli occhi dell'uomo come gli angeli
risplendono a quelli di Dio. Amare non è più qualcosa di terreno ma di
spirituale, è un mezzo per avvicinarsi al cielo. Attraverso l'amore per una
donna, l'uomo dal cuore nobile ama Dio, e il solo amare un "angelo",
l'essere perfetto più simile al creato, lo eleva. Ella viene immaginata come un
angelo capace di purificare l'animo dell'amante fino a condurlo dal peccato
alla beatitudine. La donna è, appunto, definita come una creatura intermediaria
fra cielo e terra e, di conseguenza, non viene più vista come tentatrice e il
suo saluto determina la salvezza dell'anima. Per rendere omaggio alla
figura femminile anche il modo di esprimersi si adegua; il linguaggio diventa
più raffinato, di grande chiarezza e dolcezza espressiva. In tutte le poesie
dell'epoca non vi è alcun accenno alle qualità fisiche della donna, ma soltanto
alla grande carica spirituale che ella emana, proprio come accade per gli
angeli. Anche l'amore descritto è privo di passione e desiderio ma è una forma
di aspirazione al cielo. L'amore non deve servire a soddisfare se stessi ma a
migliorarsi, è l'unico veicolo di salvezza.
Grazie per l'aiuto
RispondiEliminaPrego frari
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