Citazione

L'insegnamento non può fermarsi alle ore di lezioni in classe.

Compito del docente è quello di accompagnare gli allievi nella formazione della persona e ciò può essere possibile solo in un tempo dilatato, per un'educazione permanente (C.C.E., 2001).

Il concetto di educazione permanente indica che si apprende in differenti contesti formali, informali, e non formali: non solo a scuola, ma anche nella rete web.

venerdì 5 febbraio 2016

LA FIGURA FEMMINILE SECONDO GOLDONI




La locandiera è incentrata sulla figura di Mirandolina , padrona di locanda a Firenze , che "con le sue buone grazie, col suo spirito, vince, anche senza volerlo, il cuore di quanti alloggiano in casa sua". Già due di tre forestieri che si trovano nella sua locanda sono innamorati di lei; ma il terzo, il Cavaliere di Ripafratta , burbero e odiatore delle donne e delle loro frivolezze, mostra di spregiarla e deride i compagni. Punta sul vivo, Mirandolina decide di farlo innamorare, e vi riesce con intelligenza e astuzia finissime. Finge d’essere come lui nemica di quella ridicola sciocchezza che è l’amore, gli offre un’amicizia fra spiriti liberi e superiori. E l’ingenuo cavaliere casca nella rete, ammira quella donna singolare, è lusingato nel suo amor proprio dalla stima di lei; in breve, se ne innamora.
"Ecco Mirandolina al colmo della gioia; ma la sua vendetta non è per anco intera: ella si propone di vederlo ai suoi piedi; vi riesce e allora lo tormenta, lo affligge, lo riduce alla disperazione, e finisce per sposare, sotto gli occhi del cavaliere, un uomo della sua stessa condizione, al quale da tempo si era promessa".
Mirandolina riassume in sé il fascino, la gentilezza, la grazia femminile. Anche l’astuzia e la seduzione; e più tardi, a freddo, il Goldoni tentò di giustificare moralisticamente la sua commedia, dicendo di averla scritta per aiutare gli uomini a non incappare nelle reti delle seduttrici. Ma in realtà le arti di Mirandolina non sono volte a fini immorali, restano un gioco avvincente e difficile, a volte pericoloso, ma pur sempre luminoso e gaio. È una giovane donna, onesta e positiva, che deve far prosperare la sua locanda, lavorare, non perdersi dietro a seducenti fantasmi. Il padre, morendo, l’ha destinata in sposa ad un suo cameriere, che è, e sarà, suo compagno di lavoro. Ella tuttavia ama, ora, essere ammirata, corteggiata, vuol godere fino in fondo la gioia d’esser giovane, bella, vivere la ridente e pur sempre breve avventura della sua giovinezza, di cui in fondo, questo giorno che la commedia rappresenta costituisce l’addio. Dopo, sposerà Fabrizio , rientrerà nella comune vita borghese, sarà una savia locandiera, precisa nell’esercizio del suo mestiere. Ma per ora è una dea, attorno alla quale, come in una danza vorticosa, turbina una vicenda di galanteria, d’amore, di passione, un’amorosa guerra nella quale il Goldoni rivive nostalgicamente la sua giovinezza. Mirandolina è la servetta tradizionale dell’antica commedia, la donna briosa e spiritosa, ma è, al tempo stesso, ostessa e padrona, determinata dalla sua educazione e dalla sua condizione sociale; ha, cioè, un’individualità originale.

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