Citazione

L'insegnamento non può fermarsi alle ore di lezioni in classe.

Compito del docente è quello di accompagnare gli allievi nella formazione della persona e ciò può essere possibile solo in un tempo dilatato, per un'educazione permanente (C.C.E., 2001).

Il concetto di educazione permanente indica che si apprende in differenti contesti formali, informali, e non formali: non solo a scuola, ma anche nella rete web.

martedì 30 gennaio 2018

ORA CHE SEI VENUTA


In questa poesia l’intesa d’amore è finalmente raggiunta; i turbamenti e le ansie della giovinezza si placano in un rapporto sentimentale vissuto con la serenità di un’età non più giovanile.
Il tono pacato testimonia del raggiunto equilibrio esistenziale di Sbarbaro, dell’appagamento tardivo dei suoi desideri; e tuttavia è impossibile comprendere l’intensità di questi versi senza porli in rapporto con quelli della prima raccolta: la ricerca d’amore – e di trasgressione – in essi compiuta trova infatti un felice punto d’arrivo.



Ora che sei venuta,
che con passo di danza sei entrata
nella mia vita
quasi folata
in una stanza chiusa –
a festeggiarti, bene tanto atteso,
le parole mi mancano e la voce
e tacerti vicino già mi basta.

Il pigolìo così che assorda il bosco
al nascere dell’alba, ammutolisce
quando sull’orizzonte balza il sole.
Ma te la mia inquietudine cercava
quando ragazzo
nella notte d’estate mi facevo
alla finestra come soffocato:
che non sapevo, m’affannava il cuore.
E tutte tue sono le parole
che, come l’acqua all’orlo che trabocca,
alla bocca venivano da sole,
l’ore deserte, quando s’avanzavan
puerilmente le mie labbra d’uomo
da sé, per desiderio di baciare...

VERSI A DINA, da C. Sbarbaro,L’opera in versi e in prosa,a cura di G. Lagorio e V.Scheiwiller, Garzanti, Milano 1985.






Ora che sei venuta, che sei entrata nella mia vita con passo di danza - simile a un soffio di  vento che entra in una stanza chiusa - mi mancano le parole e la voce per festeggiarti, o bene tanto atteso, e ormai già mi basta stare in silenzio accanto a te.
Allo stesso modo, il verso degli uccelli, che stordisce il bosco al nascere dell’alba, tace quando sull’orizzonte sorge il sole.
Ma la mia ansia cercava te, quando da ragazzo mi avvicinavo alla finestra nella notte d’estate, quasi senza respiro e qualcosa che non sapevo mi appesantiva il cuore.
E le parole che venivano da sole alla bocca, simili all’acqua che esce fuori da un bordo, sono tutte tue e a te sono dedicate le ore solitarie, in cui le mie labbra d’uomo si protendevano da sole, ingenuamente, per desiderio di baciare...












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