Citazione

L'insegnamento non può fermarsi alle ore di lezioni in classe.

Compito del docente è quello di accompagnare gli allievi nella formazione della persona e ciò può essere possibile solo in un tempo dilatato, per un'educazione permanente (C.C.E., 2001).

Il concetto di educazione permanente indica che si apprende in differenti contesti formali, informali, e non formali: non solo a scuola, ma anche nella rete web.

lunedì 13 novembre 2017

PROGETTO DICI-AMO No al femminicidio!



 DICI-AMO
No al femminicidio!

PREMESSA

La violenza contro le donne è una grave violazione dei diritti umani. E’ una realtà quotidiana che pervade la vita di molte donne in ogni paese del mondo. Il suo impatto sulle donne, sulle loro vite, la loro salute, il lavoro e il benessere delle loro famiglie è devastante.
Oltre alle aggressioni che sfociano in tragedia (via via più frequenti), dobbiamo considerare anche le forme della violenza meno evidenti ma ugualmente gravi, spesso importanti campanelli di allarme: schiaffi, toni di voce minacciosi, vere e proprie sudditanze psicologiche, che giorno dopo giorno minano l'autostima e il rispetto di sé. Atteggiamenti dominanti che, il più delle volte, si manifestano in giovane età o hanno comunque radici profonde.
Prevenire e intervenire, prima che sia troppo tardi, si può.
La violenza contro la donna non si può risolvere cambiando solo le leggi, ma intervenendo sul piano culturale, educando al rispetto della persona e del vero amore, che non è certo la gelosia o la passione insana, ma il “bene velle”, il volere il bene dell’altro.
Gli insegnanti e le altre figure coinvolte nel sistema di istruzione dovrebbero essere parte dello sforzo per superare i pregiudizi e gli stereotipi che confinano le donne e le ragazze a ruoli subordinati contribuendo alla violenza.
Secoli di letteratura hanno proposto trame amorose con variegate sfaccettature di gelosia, presentando questo sentimento come naturale accompagnamento dell’amore, instillando l’idea che “è geloso perché mi ama”.
Il cambiamento può avvenire coinvolgendo soprattutto le scuole, educando i futuri uomini e donne, insegnando loro che essere donne e essere uomini è altro, che l’amore è altro.
Bisogna iniziare a cambiare le cose con un lavoro lungo e paziente che parta dai ragazzi.
Il lavoro contro la discriminazione deve iniziare dal quotidiano, dalla discriminazione sottile di alcuni comportamenti dei compagni verso le compagne, ma anche dai ruoli che inconsciamente le ragazze sono spinte ad assumere e che trasmetteranno con l’educazione ai propri figli, maschi e femmine imprigionando se stessi in uno stato subalterno e perpetuando questo modello.
Dobbiamo aiutare i nostri giovani a riflettere, poiché solo la consapevolezza dei propri atteggiamenti e dei condizionamenti e stereotipi di cui essi sono intessuti può aiutare a modificare i propri comportamenti  per raggiungere quella piena, sostanziale e non formale, parità tra gli esseri umani proclamata dall’articolo 1 e 2 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti” (art.1) e “Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione” (art.2).

FINALITÀ 

  • sensibilizzare i giovani sul fenomeno del femminicidio
  • far riflettere su atteggiamenti, frutto di condizionamenti e stereotipi
  • educare alla legalità 
  • portare il cambiamento in famiglia 
  • educare a una cittadinanza attiva

DESTINATARI

L’attività è destinata agli alunni, genitori, associazioni, istituzioni.

DOCENTE REFERENTE

Prof.ssa Michela Buonagura

TEMPO DI REALIZZAZIONE

dal 1 novembre al 25 novembre

SPAZI

aule, laboratori, palestra scoperta, teatro comunale

CONTENUTI

Saranno realizzati materiali educativi da incorporare nei curricula scolastici a tutti i livelli, allo scopo di prevenire la violenza, contrastando le idee e i pregiudizi che considerano la violenza accettabile.


ATTIVITÀ

Le attività di preparazione all’evento si svolgeranno in coda all’orario di lezione curriculare e sarà svolta nei seguenti momenti:
  • focus sul fenomeno
  • raccolta di documenti, di testi, di pezzi musicali 
  • ideazione e realizzazione dei cartelloni e video
  • partecipazione alla Giornata Internazionale contro la violenza sulla donna il 25 novembre del corrente anno scolastico, insieme alle associazioni presenti ed attive sul territorio.


La docente referente
Prof.ssa Michela Buonagura






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