Citazione

L'insegnamento non può fermarsi alle ore di lezioni in classe.

Compito del docente è quello di accompagnare gli allievi nella formazione della persona e ciò può essere possibile solo in un tempo dilatato, per un'educazione permanente (C.C.E., 2001).

Il concetto di educazione permanente indica che si apprende in differenti contesti formali, informali, e non formali: non solo a scuola, ma anche nella rete web.

giovedì 7 aprile 2016

TEMI SU I PROMESSI SPOSI



Tracce sulle tematiche generali
  • Scegli un personaggio de “I Promessi Sposi” e, dopo averne delineate le caratteristiche fisico -morali, giustifica il motivo per cui ti ha colpito più degli altri.
  • Quali momenti e/o quali personaggi di quelli incontrati finora, nella lettura del romanzo, rispecchiano la concezione manzoniana della fede e della Provvidenza divina. Parlane, riportando in breve le situazioni relative a questa tematica.
  • La visione manzoniana della vita si alza prepotentemente oltre il livello del puro piano politico e considera bontà, impegno, coraggio come quelle qualità morali dell'individuo che sole possono dare direzione e senso validi all'esistenza, azione politica compresa. Vogliate tratteggiare in che modo, secondo Manzoni, il politico nasca e cresca sul morale. 
  • Realtà e apparenza, verità e occultamento della verità nei dialoghi dei Promessi sposi.
  • Come la conversione di Manzoni ha influito sullo sviluppo della sua vita e sull'evoluzione della sua opera
  • Perché, dopo la stesura dell'Adelchi e del Conte di Carmagnola, Manzoni ha optato per il romanzo storico al posto della tragedia
  • Se le sventure vengono sempre, sia che le si cerchi sia che le si sfugga, ciò che conta è evitare di fare il male.
  • Che cosa. aiuta o soccorre l'uomo, secondo Manzoni, se egli non ha scampo alla sofferenza e al dolore?
  • Abbiamo visto che non in base alla classe sociale di appartenenza o al potere posseduto il personaggio manzoniano può ambire o meno al ruolo di protagonista. Né il privilegio culturale o sociale si accompagna con il livello eroico (anzi, Renzo è certo più « eroe » di don Rodrigo). Stabilite, allora, per ognuno dei più grandi personaggi dei romanzo, il rispettivo modulo stilistico che Manzoni usa nella trattazione (comico, grottesco, ecc...).
  • Nonostante tutto, Manzoni non è un moralista, almeno nel senso immediato del termine. Egli, infatti, non esprime nessuna precisa riprovazione per i suoi personaggi negativi, ma anzi nota tutte le attenuanti al loro comportamento e lascia al lettore il giudizio finale. Avete qualcosa da obiettare a questa affermazione? Pensate diversamente? Vi sembra inesatta? Cosa opponete?
  • Manzoni non esprime nessuna precisa riprovazione per i suoi personaggi negativi. Anche di Don Abbondio nota tutte le attenuanti del suo comportamento e lascia al lettore il giudizio finale.
  • I Promessi Sposi è un romanzo « misto di storia e d'invenzione »: cercate di definire correttamente i due ruoli, secondo quanto ha detto a suo tempo lo stesso autore (e considerata la critica a questo preciso riguardo).
  • Qual è la lingua in cui sono stati scritti i Promessi Sposi? Nazionale, dialettale, mista? Quali, a grandi linee, le tappe di avvicinamento alla stesura finale del romanzo dal punto di vista linguistico (che è poi quello principale)?
  • È poi vero che Manzoni tratta con paternalismo e degnazione i popolani del suo romanzo? Qual è il criterio seguito dall'autore nella rappresentazione del sociale?
  • Secondo te, Manzoni è, come dice Gramsci, un "paternalista illuminato"?
  • Pessimista per molti versi ma, poi, alla fin fine, positivamente convinto di un universale « lieto fine » della storia umana, Manzoni non perse mai, invece, la sua negativa convinzione nei confronti delle masse in agitazione. Reperite i luoghi dei Promessi Sposi dove si può confermare tale atteggiamento dello scrittore.
  • La calata dei lanzichenecchi e la polemica di Manzoni contro la guerra. 
  • Che cos'è l'amore, per Manzoni, e che cosa non lo è assolutamente?
  • Dai un giudizio sulle diverse versioni (teatrali, cinematografiche, televisive) che conosci della storia di Renzo e Lucia
  • Una tecnica molto usata dal Manzoni nel romanzo è il flash-back, o recupero di passato entro il presente narrativo. Spiegate come funziona questo strumento e in quali più dimostrative occasioni.
  • Manzoni fece una serrata critica di ogni sistema morale basato sull'interesse e sull'utilità. La cultura liberale, nazionalistica e sensista dell'illuminismo non fece presa su di lui che fuggevolmente e agli inizi della sua formazione intellettuale. Cercate allora dì riassumere la vera visione della vita manzoniana, che è poi quella che si desume dai I Promessi Sposi.
  • Spiega perché I Promessi Sposi sono stati definiti un 'romanzo senza idillio".
  • Il dolore e la sofferenza possono, per Manzoni, avere un senso?
  • Secondo Manzoni, che cos'era la cultura nel Seicento e che cosa avrebbe dovuto essere?
  • La strada, luogo di incontri e di imprevisti.
Temi sui personaggi
  • Ti sembra azzeccata la definizione di  «Don Abbondio eroe della paura»? Esprimi la tua opinione apportando significativi esempi tratti dal testo.
  • Metti a confronto il comportamento con i potenti di Don Abbondio e di Don Pino Puglisi
  • Don Abbondio e Fra Cristoforo sono due uomini di Chiesa che, pur avendo la stessa missione, non potrebbero essere più antitetici. Analizza, facendo se necessario riferimento ad avvenimenti della loro vita privata, il rapporto che i due hanno con i deboli e con i potenti che li circondano.
  • Immagina che Gertrude, la Monaca di Monza manzoniana, abbia tenuto un diario segreto in cui annotare i suoi pensieri. Trascrivi una pagina di questo diario relativa a:
    • Il suo soggiorno da bambina in convento.
    • La sua storia con il giovane servitore di casa.
    • Il suo periodo a casa prima dell’ingresso definitivo in convento.
    • Il suo primo incontro con Egidio
  • Formula un giudizio sul personaggio di Lucia: pensi che potrebbe inserirsi nella realtà d'oggi o ritieni che sia anacronistico?
  • Alcuni critici hanno sostenuto che la Lucia manzoniana è un personaggio prevalentemente passivo, in contrapposizione a Renzo, che invece è “attivo”. Renzo viaggia, si espone, rischia, fugge, fa esperienza, mentre Lucia è sottoposta alle decisioni e alle azioni altrui. Questa contrapposizione rispecchierebbe una concezione tipicamente ottocentesca della donna, di fatto sottomessa ed ubbidiente all’uomo. Commenta questa osservazione, pensando al personaggio di Lucia ed in particolare ai tratti che emergono dai brani da poco letti.
Il grande equivoco di Donna Prassede: confondere la volontà divina con le fantasie del suo cervello.
  • Federigo Borromeo, fra storia ed invenzione, si rivela personaggio umanissimo, pur nella sua perfezione. Qual è, a tuo avviso, il punto del romanzo in cui ti sembra più convincente?
  • Don Abbondio e Renzo: entrambi nati da famiglie non nobili e vissuti nello stesso periodo eppure così diversi!
  • Come hanno reagito i milanesi di fronte alla peste del 1629? E come reagiremmo noi? 
  • Renzo: personaggio in evoluzione nel corso de I Promessi sposi.
  • Illustra la situazione di Gertrude giovanetta ed il suo tentativo di opporsi ai disegni del principe-padre.
  • Che cosa è cambiato, oggi, nei rapporti tra genitori e figli? Come si sarebbe comportata, oggi, Gertrude?
  • Confronta il tuo modo di vivere con quello di Don Abbondio.  
  • Ogni personaggio de I Promessi Sposi è fondamentalmente religioso, ma ve ne sono alcuni che lo sono in particolare. Spiega la religiosità di Lucia e di Padre Cristoforo.  
  • Secondo te, Gertrude è indipendente e libera nelle sue decisioni, oppure no?
  • Per quali fasi si attua l' evoluzione psicologica e ideale di Renzo nel corso della sua esperienza milanese?
  • Il dinamismo di Renzo è una connotazione che non può certo sfuggire al lettore: è possibile affermare che in questa figura è riposto anche l'intrinseco dinamismo di tutto il romanzo
  • Commenta questo brano tratto da I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni: "<<Dio v’ha toccato il cuore e vuol farvi suo>> rispose pacatamente il cardinale. <<Dio! Dio! Dio! Se lo vedessi! Se lo sentissi! Dov’è questo Dio?>> <<Voi me lo domandate? Voi? E chi più di voi l’ha vicino?>>"
  • Descrivi l'evoluzione del personaggio dell'Innominato nel romanzo
  • Prendendo come spunto le credenze sugli untori, parla dell'irrazionalità della folla secondo Manzoni, anche in altri punti del romanzo.
  • Parla della cultura dei vari personaggi de I Promessi Sposi, deducendo il giudizio complessivo di Manzoni sulla cultura.
  • In quali punti de I Promessi Sposi emerge più chiaramente il seicento come protagonista del romanzo manzoniano?  
  • È destino di Renzo essere spesso scambiato per ciò che non è: un bravo, un ribelle, un untore, un monatto. 
  • Quale personaggio de I Promessi Sposi rappresenta per te te un modello da seguire, e perché?
Temi sui capitoli
introduzione
  • La "storia cosi' bella" che il narratore moderno dei "Promessi Sposi" decide di trascrivere e' quella di "genti meccaniche". Per chi intraprende, dunque, il narratore la sua guerra "contro il Tempo"?
  • Presenta il personaggio dell'Anonimo: come lo descriveresti, se dovessi dargli un volto, un atteggiamento, un carattere, connotazioni fisiche e psicologiche?
capitolo I
  • Il personaggio dominante del primo capitolo dei "Promessi Sposi" e' certamente don Abbondio. Prova a metterne a fuoco le caratteristiche, mettendo in evidenza il rapporto che egli stabilisce con la violenza diffusa nella società del suo tempo.
  • ""A lei tocca. E soprattutto, non si lasci uscir parola su questo avviso che le abbiamo dato per suo bene, altrimenti... ehm... sarebbe lo stesso che fare quel tal matrimonio. Via, che vuol che si dica in suo nome all'illustrissimo signor Don Rodrigo?". "Il mio rispetto". "Si spieghi meglio". "...Disposto...disposto sempre all'ubbidienza". E, proferendo queste parole, non sapeva nemmen lui se faceva una promessa o un complimento. I bravi le presero, o mostraron di prenderle nel significato più serio" (A. Manzoni, I Promessi Sposi).
  • Analizzate i vari "momenti" dell'azione con riferimenti al quadro complessivo dell'incontro e alle caratteristiche dei tre personaggi che vi partecipano. Soffermatevi sulla figura di Don Abbondio e sul suo ruolo nelle vicende del romanzo. Illustrate la personalità del curato, anche attraverso il confronto con quella di un altro religioso che gli viene direttamente contrapposto. Rilevate infine gli aspetti linguistici e stilistici del breve dialogo:, sottolineando gli effetti espressivi che l'autore ne ricava.
capitolo III
  • L'incontro-scontro tra Renzo e l'Azzeccagarbugli pone in primo piano la questione della giustizia nel Seicento da un punto di vista particolare. Sviluppa la problematica con un preciso riferimento all'episodio, rintracciando in esso tutti gli elementi (sia descrittivi dell'ambiente che dei personaggi) utili alla comprensione e allo svolgimento della problematica proposta.
capitolo V-VI
  • Il tono delle parole rivolte da Padre Cristoforo a Renzo nel capitolo V può sembrare duro e poco comprensivo dello stato d'animo del giovane: spiega quali motivi, a tuo parere, spingono il frate a reagire in modo così deciso.
  • Il colloquio fra don Rodrigo e padre Cristoforo evidenzia i due volti contraddittori dei Seicento: commentali.
  • Il capitolo VI de I Promessi Sposi delinea con maggiore chiarezza il sistema dei personaggi; ad esempio Padre Cristoforo si configura sempre di più quale antagonista di Don Rodrigo e, per certi aspetti, si sostituisce a Renzo che non avrebbe la forza di contrastare l'avversario (Don Rodrigo) se non eliminandolo fisicamente, come a suo tempo era accaduto a Lodovico con il suo rivale. Lucia rappresenta, sia per Don Rodrigo,sia per Renzo, quello che potremmo definire l'oggetto del desiderio.
  • Riflettendo sull'indicazione fornita, prova a rispondere alla seguente domanda:
    Chi o che cosa ciascun personaggio considera come collaboratore o rimedio per uscire dai guai? Perché?
capitoli XII-XV
  • La rappresentazione della folla nei capitoli 11-13 tra registro comico e stile tragico grottesco: funzione delle figure retoriche.
  • Dopo aver spiegato come viene introdotto nel romanzo il personaggio di Ferrer, e perché secondo il Manzoni era stato “causa o almeno occasione” dei tumulti di San Martino, spiega in che modo l’autore ne rappresenti l’ambiguità tipica di uno spregiudicato uomo politico, attraverso le parole e il comportamento davanti alla folla.
Spiega come viene rappresentato dal Manzoni il comportamento dei due personaggi principali che agiscono nel corso del tumulto di San Martino: la folla e Renzo, ed evidenzia i rapporti che di volta in volta si stabiliscono tra loro.
  • Per quali fasi si attua l'evoluzione psicologica e ideale di Renzo nel corso della sua esperienza milanese?
capitolo XXI
  • Descrivi i sentimenti contrastanti che prova l’innominato durante la notte dopo aver incontrato Lucia
  • Confronta la notte di Lucia e la notte dell’Innominato al castello dopo il loro incontro
capitolo XXII
  • Vi sembra assolutamente credibile il ritratto del cardinal Federigo? Tra ideale e reale, tra santità e storia, quale vi sembra la sua caratteristica principale?
capitolo XXIII
  • Commenta questo brano tratto da I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni: '«Dio v'ha toccato il cuore e vuol farvi suo» rispose pacatamente il cardinale. «Dio! Dio! Dio! Se lo vedessi! Se lo sentissi! Dov'è questo Dio?» «Voi me lo domandate? Voi? E chi più di voi l'ha vicino?»"
  • Descrivi i momenti più intensi e significativi della conversione dell'Innominato
capitoli XXXI-XXXII
  • Nei capitoli XXXI e XXXII, che pure sembrano poter essere letti indipendentemente dal romanzo in cui sono inseriti, sono comunque presenti molti elementi che si trovano neo altri capitoli dei testo manzoniano. Sapresti individuarne almeno due, spiegando in cosa consistono i caratteri comuni?
  • La peste non compare solo ne I promessi Sposi, ma in molti testi di epoche e letterature diverse. Sapresti farne qualche esempio, instaurando opportuni collegamenti intertestuali?
  • Come la realtà della peste aiuta a risolvere Intreccio narrativo e a completare il ritratto dei personaggi de I Promessi Sposi?
  • Spiega la seguente frase contenuta nel trentaduesimo capitolo dei Promessi Sposi:”Del pari con la perversità, crebbe la pazzia”
  • Eredità illuminista e “realismo della carità” emergono chiaramente nei capitoli dedicati da Manzoni alla pestilenza del 1630
capitolo XXXV
  • Cap. 35: La morte imminente rende il nemico tanto odiato semplicemente un uomo per il quale pregare, invocando il perdono di Dio
capitolo XXXVI
  • Il credo religioso manzoniano nelle parole di Padre Felice all’inizio del capitolo 36
  • Nell’addio di Fra Cristoforo è contenuta un’espressione che assume il valore di un insegnamento di vita: “Amatevi come compagni di viaggio”. Secondo te cosa significa “amarsi come compagni di viaggio”?
capitolo XXXVII
  • Cap. 37 e 38: Tra agricoltura e industria (filatoio di seta) Renzo sceglie la seconda. Secondo te ha fatto la scelta giusta? Lo sai che , al contrario, oggi si assiste al fenomeno di molti giovani che, lasciata l’industria, tornano all’agricoltura?
capitolo XXXVIII
  • Cap. 38. La conclusione del romanzo è veramente un “lieto fine”?
  • Dalla lettura del capitolo 38 si capisce che Manzoni anzitutto crede al valore della famiglia
  • Spiega perché I Promessi Sposi sono stati definiti un 'romanzo senza idillio".

Nessun commento:

Posta un commento